Il Trofeo MiFA
Il Trofeo MiFA è più di un premio: è un'opera d'arte. Progettato da Thomas Kadman e realizzato a mano dal gioielliere Matteo Martinis, il trofeo è realizzato con materiali naturali: legno, rame e metallo. Ogni pezzo è forgiato individualmente, celebrando l'essenza dell'artigianato italiano.
Al centro del design c'è la corona, un moderno omaggio alla Corona Ferrea, una delle reliquie reali più iconiche d'Italia. La corona originale, che si ritiene contenga una fascia di ferro proveniente da un chiodo romano e un tempo indossata dalla regina Teodolinda, è conservata nel Duomo di Monza, dove rimane un potente simbolo di leadership, fede e tradizione italiana.
Il Trofeo MiFA è un oggetto unico, realizzato a mano, pensato non solo per onorare l'eccellenza cinematografica, ma anche per dare visibilità alla prossima generazione di artigiani italiani: giovani talenti che plasmano il futuro attraverso tradizione, creatività e competenza.
La storia di Matteo Martinis
www.martinislab.com
Dalla creazione di semplici gioielli con materiali naturali da bambino a Formentera, alla fondazione del suo atelier, Matteo Martinis è sempre stato guidato dalla passione per il lavoro manuale. Dopo aver affinato le sue competenze presso l'Istituto Selvatico di Padova, la Scuola di Gioielleria di Birmingham e la LAO Academy di Firenze, Matteo ha deciso di far rivivere l'arte orafa tradizionale, ormai in declino.
Nel 2022 ha fondato Martinis Lab, uno studio dedicato alla creazione di pezzi in argento fatti a mano che riflettono individualità, artigianalità e valori sostenibili. Ogni articolo è realizzato a mano, sia che venga modellato direttamente dall'argento o utilizzando l'antica tecnica della cera persa, garantendo che non ci siano mai due pezzi uguali.
Al centro di Martinis Lab c'è la missione di incoraggiare un consumo sostenibile e consapevole, invitando le persone ad abbandonare la moda usa e getta e a riconnettersi con oggetti che portano con sé significato e autenticità. Per Matteo, non si tratta solo di creare gioielli: si tratta di mantenere viva l'artigianalità.
